Rimborsi alluvione: una nuova battaglia

Il punto con il coordinatore del Comitato Imprese Alluvionate del Piemonte, Luca Matteja.
Di seguito, lo status della vicenda che vede impegnato il Comitato in un braccio di ferro estenuante con le istituzioni al fine di riconoscere il diritto ai rimborsi Inps e Inail per le aziende colpite dalla calamità nel 1994.
Emendamento «umiliante»
L'emendamento alla Legge di Bilancio considerato “vergognoso e umiliante” che demoliva le speranze degli imprenditori piemontesi danneggiati di vedere ripartite risorse per 42 milioni di euro (30 dei quali solo nella Granda) - assegnando a questa partita soltanto 5 milioni disponibili dal 2019 e dietro presentazione di nuova richiesta all'Agenzia delle Entrate - è stato inserito nel documento finanziario dello Stato ed è diventato legge.
Alle aziende serviva soltanto una piccola norma che chiarisse i tempi della validità delle richieste di rimborso dei contributi: 10 anni a partire dal 2003 e non 5 come sostenuto da Inps e Inail. La copertura finanziaria di 42 milioni sarebbe stata utile a tacitare i due istituti, che di fatto non vogliono rimborsare contributi già versati vent'anni fa dalle imprese.
«Sfideremo la burocrazia»
«Se vi sarà la volontà politica, non sarà un problema “sistemare nelle pieghe dei testi burocratici” difetti, lacune e limiti della norma approvata: sarà sufficiente l'emanazione di un decreto attuativo contenente gli opportuni correttivi – sostiene Matteja – il cui testo è già stato predisposto dal nostro Comitato. Il governo è ancora in grado di procedere in tal senso e sarà nostra cura consegnarlo a chi di competenza, sperando di superare gli incomprensibili ostruzionismi della burocrazia ministeriale».
Nell’assemblea del 15 gennaio scorso presso la sede dell'Associazione Commercianti Albesi, sono stati condivisi i prossimi obiettivi con le imprese alluvionate.
«Ancora una volta l'Associazione Commercianti Albesi è al fianco del Comitato Imprese Alluvionate – dichiara il presidente A.C.A. Giuliano Viglione – in una sfida difficile ma che non può vederci arretrare. Ferma restando, sullo sfondo, una vicenda paradossale che a distanza di 23 anni dai fatti, continua a creare problemi alle aziende colpite».