RISCHIO RADON: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE, ENTRO 24 MESI DALL’AVVIO DELL’ATTIVITÀ

Il Radon è un gas nobile naturalmente presente nel terreno che può costituire un rischio per la salute dei lavoratori, in particolare in caso di locali interrati o seminterrati.

Il D.Lgs 101 del 2020 ha introdotto nel nostro Paese importanti novità in materia di prevenzione e protezione dalle radiazioni ionizzanti.

Le aziende esposte ai rischi radon devono stilare un documento di valutazione del rischio radon entro 24 mesi dall’inizio dell’attività e comunque entro il 27 agosto 2022 per le aziende già attive.

La valutazione si deve applicare ai seguenti luoghi di lavoro:

  • • sotterranei;
  • • in locali seminterrati o situati al piano terra, in aree considerate prioritarie secondo parametri stabiliti a livello regionale;
  • • specifiche tipologie di luoghi di lavoro identificate nel Piano nazionale d'azione radon;
  • • stabilimenti termali.

Tra le principali novità, il Decreto Legislativo 101 ha introdotto la necessità di effettuare misurazioni di concentrazione del radon anche ai piani terra.

Il documento di valutazione del rischio radon deve essere aggiornato ogni 8 anni (che si riducono a 4 se la concentrazione media annua supera il livello di riferimento di 300 Bq/mc per gli ambienti di lavoro). Esso costituisce parte integrante del documento di valutazione dei rischi (DVR).

Per il datore di lavoro che non effettua la valutazione entro i termini previsti sono previste le seguenti sanzioni:

  • • arresto da uno a sei mesi
  • • ammenda da 2.000 a 15.000 euro.

Per ulteriori informazioni:
UFFICIO SICUREZZA, AMBIENTE, IGIENE
tel. 0173/226611
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.