Alluvionate nel '94: ancora lunga la strada dei rimborsi
Non è ancora chiusa la vicenda dei rimborsi alle aziende che subirono gravi danni nel corso dell'alluvione del 1994.
A 23 anni di distanza, sono numerose le realtà imprenditoriali colpite dalla furia della calamità che attendono gli sgravi da Inps e Inail, nelle misure che vennero previste dalle disposizioni emanate dopo gli eventi.
Per discuterne, imprenditori delle province di Cuneo, Asti ed Alessandria, si sono incontrati giovedì 20 aprile scorso presso la sala incontri dell'Associazione Commercianti Albesi. Lo scopo, la creazione di un apposito comitato con la funzione di sollecitare la politica a dare una risposta ai molti interrogativi circa un iter eccessivamente lungo e farraginoso, che ha creato in tutto questo tempo gravi disparità di trattamento rispetto ad altre zone d'Italia colpite da eventi naturali analoghi, destinatarie, al contrario del sud Piemonte, di adeguati risarcimenti.
L'avvocato Luca Matteja, che da anni segue al vicenda, osserva come sia necessario un dialogo diretto con il governo centrale, senza più intermediazioni politiche, che si sono rivelate fino ad oggi fallimentari. Il Comitato si impegnerà per tutelare i diritti delle oltre 8.000 aziende alluvionate piemontesi per una cifra complessiva di 40 milioni di euro di rimborsi Inps e Inail, dei quali 35 mai versati alle attività aventi diritto agli sgravi e 5 oggetto di sentenze di restituzione agli enti citati in quanto ritenuti eccedenti.