Asti-Cuneo, il mese della svolta?

Dall’Unione Europea prime notizie positive dopo le sollecitazioni dell’A.C.A. al mondo politico.
Dopo la sollecitazione dell’Associazione Commercianti Albesi, ecco che arrivano da Bruxelles le prime, attese notizie circa lo sblocco delle concessioni autostradali e la loro proroga. «Entro fine gennaio chiuderemo positivamente il dossier relativo alla proroga e, per quanto ci riguarda, nel 2018 potrete iniziare i lavori per il completamento della A33» è la dichiarazione rilasciata il 9 gennaio scorso da Jert-Jean Koopman, vicedirettore della Direzione generale Concorrenza della Commissione Europea.
L’annuncio in realtà era atteso ben prima, e cioè entro dicembre 2017.
Trascorso il Capodanno, l’Associazione Commercianti Albesi - anche quale soggetto coordinatore dell’Associazione “Langhe Roero Tavolo delle Autonomie per il Territorio”, aveva diramato il seguente comunicato stampa per risvegliare animi ed intenzioni, sia in quel di Bruxelles, sia in patria, dove vari parlamentari si erano interessati alla questione garantendo il proprio impegno e attenzione al caso.
“Tutto tace, in barba alle promesse - titolava l’A.C.A. - .Ci eravamo lasciati con una data: 31 dicembre 2017.
L'ultimo giorno dell'anno appena concluso doveva essere l'ultimo entro il quale attendersi il responso – secondo quando annunciato dal Ministero dei Trasporti nonché da alcuni esponenti politici e ribadito dalla Società Asti-Cuneo – circa l'ok dell'Unione Europea alla proroga delle concessioni autostradali.
L’A.C.A. riportava alcuni contenuti dell’incontro del 31 ottobre scorso del Tavolo con la Società concessionaria Asti Cuneo, il cui amministratore delegato Umberto Tosoni si diceva certo di un responso positivo dall’Ue, nonché pronto a “siglare l'atto aggiuntivo per il via al progetto. I lavori potrebbero partire nel 2018. Noi abbiamo tutto l’interesse a completare l’opera. Per quanto riguarda le opere complementari serve il dialogo con il ministero”.
“Già ad agosto 2017, nel corso di un incontro con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio - proseguiva la nota A.C.A - il presidente della Regione Sergio Chiamparino aveva dichiarato prossimi i sigilli su un'intesa che permetterà di completare l'opera e questo rivoluzionerà l'intero sistema autostradale piemontese”.
Nessuna comunicazione era più seguita, fino alla dichiarazione dell’A.C.A. tramite il suo presidente Giuliano Viglione, che arguiva: “Forse l'avvio della campagna elettorale non pare il momento ideale per dare brutte notizie… Chi ha informazioni attendibili e realistiche batta un colpo: il territorio ha diritto di sapere”.
LA FIRMA ENTRO GENNAIO
Martedì 9 gennaio l’eurodeputato albese Alberto Cirio, che aveva promesso interessamento diretto, ha incontrato i componenti la Commissione Concorrenza.
Secondo le notizie di stampa in arrivo dall’Europa - posto che al momento in cui scriviamo ancora non risultano documenti ufficiali - entro il mese di gennaio dovrebbe arrivare la firma della proroga.
In sostanza, ricordiamo che secondo il principio del cross-financing, dal prolungamento della concessione al Gruppo Gavio per l’autostrada A4 Torino-Milano scaturirebbero introiti per 350 milioni di euro destinabili al completamento del lotto 2.6 dell’Asti-Cuneo tra Roddi e Cherasco, fuori terra come dalla revisione progettuale pronosticata.
Ph credit: Severino Marcato